Spesso considerato come una mera obbligazione cui adempiere, il nostro lavoro ci caratterizza fortemente e, volente o no, occupa gran parte del tempo della nostra vita.
Oggi e’ noto come il ruolo di titolare o collaboratore di un’azienda privata richieda più impegno, più attenzione rispetto a chi rivestiva il medesimo ruolo anche solo una decina di anni fa. Quale soluzione o mistero per poter affrontare questa maggior fatica (labor dal latino) a cui siamo ogni giorno messi alla prova?
L’unico mistero si cela nella passione per il proprio lavoro, passione che certamente non annulla stress o fatica ma rende tutto più sopportabile, in nome di idee o progetti più ampi spinti da forti motivazioni. Il titolare mosso da passione è più propenso ad informarsi, confrontarsi, trasformarsi e spendere maggior risorse.
Questa passione non facilita il lavoro soltanto a chi lo compie ma anche ai propri collaboratori, contagiati dall’ entusiasmo.
Non da ultimo, l’energia viene recepita anche dal cliente, ultimo utente della forza motivazionale del nostro gruppo di lavoro. Per alcuni dei collaboratori l’atteggiamento positivo è una caratteristica innata, per altri meno, ma possiamo sempre lavorarci imparando a guardare gli accadimenti professionali con un’altra ottica, certi che la creazione di empatia può essere di grande aiuto nella attività professionale di ogni giorno.
Citando Confucio ”Se fai il lavoro che ti appassiona non lavorerai un giorno della tua vita”