Spunti proattivi! Fare la differenza

E’ palese come di fronte ad una situazione problematica portata dall’emergenza epidemiologica si continui imperterriti a fronteggiare il nuovo che ci attende replicando tutte le cattive abitudini passate. Pregiudizi, norme cavillose,  lacci e lacciuoli che da anni bloccano o rendono faticoso fare impresa, impastati come siamo da tonnellate di burocrazia, che hanno forgiato una società basata su diritti senza doveri (per molti) e sul principio per cui la colpa è sempre di qualcun altro. Accada quel che accada, ma i diritti e le abitudini acquisite non si toccano, neanche per un’idea, neanche per un istante, proprio come ragionavano i nobili del Settecento: quello che è mio è mio per diritto divino, su quello che è degli altri si può ragionare.

Il COVID ha evidenziato, se ce n’era bisogno, la distinzione in caste della società italiana. Da una parte gli ipergarantiti (pensionati, dipendenti pubblici e titolari del reddito di cittadinanza). Dall’altra c’è la popolazione operaia che si è dovuta aggiustare.

Anche sulla gestione della normativa del lavoro, il blocco dei licenziamenti è una soluzione che può avere un senso per un limitato periodo di tempo. Il tema non è rinviare i licenziamenti, procrastinando un bubbone più grande che prima o poi scoppierà. Il punto è, da una parte, evitare che i licenziamenti ci siano, e questo si ottiene aiutando le imprese a rimanere vive, dall’altra incentivando le nuove assunzioni, e questo si ottiene, almeno in questo momento sgravando la contribuzione, assicurando alle imprese di poter licenziare per motivi economici almeno coloro che dovessero essere assunti in questi giorni.

Misure migliori  rispetto a finanziare acquisti che si traducono poi al 90% in importazioni (banchi a rotelle, bici elettriche, e monopattini); ogni risorsa va destinata al supporto delle imprese italiane, specie a quelle cui sarà inevitabilmente richiesto il sacrificio di nuove chiusure.

Temiamo si possa andare avanti così, con gli ipergarantiti che scioperano e gli antagonisti lavoratori, imprenditori e cioè coloro che daranno il loro contributo alla soluzione messi di fronte ad azioni sempre più difficili, ma crediamo che, come sempre, con tanta capacità e pazienza sapranno rialzarsi dando il solito innegabile contributo.

Il segreto è continuare a credere ed amare ciò che si fa mostrando sempre una capacità proattiva; anche in un momento come questo fare la differenza sulla consulenza, creare servizi ad hoc per il periodo, agire in anticipo, gestire gli imprevisti… tutte capacità che sanno far spiccare la differenza tra chi seduto gode di privilegi e chi dinamico se li va a meritare!

Come si dice “se le opportunità non bussano alla porta -> costruisci una porta”!

 

Lo Staff del Giusto Taglio